mercoledì 23 dicembre 2015

Costruzione GrowBox per Peperoncini - Parte 3

Completato il rivestimento interno, con pannelli termoriflettenti. 

Aggiunta una coppia di luci led rosse/blu per rinforzare lo spettro luminoso nelle parti più utili allo sviluppo delle piante.


Anta frontale.

Interno. 

GrowBox chiusa.

L'elettronica ha iniziato a funzionare, la temperatura resta "quasi" costante a 30°C con un Δt dall'esterno di 15°C. Per l'umidità, invece, ho 26%HR/34%HR con i semi in germinazione con il metodo scottex (prova con semi non isolati, per testare la GrowBox) ma è ancora presto per parlarne dato che la scatola per germinare ha solo dei microfori. 


Nel frattempo sto pensando ad integrare il controllo dei componenti (cavo riscaldante, ventole, luci, irrigazione futura) con Raspberri Pi, aggiungendo un sistema di datalogging e controllo remoto headless. 


giovedì 17 dicembre 2015

Costruzione GrowBox per Peperoncini - Parte 2

Rieccoci... Finalmente il box inizia a prendere forma. 


Posizionato il cavo riscaldante

Fissati i neon al "tetto".

Vista dell'interno.

Fori per le ventole.

Ventola input.

Ventola output.


La parte elettrica è pronta. 
Le due ventole sono comandate da un temporizzatore, per avere un ricircolo dell'aria ed evitare condensa.
Le luci vengono controllate da un temporizzatore.
Il cavo riscaldante è controllato da un termostato per terrari, in attesa di completare il pannello di controllo con temporizzatori, interruttori e termostato caldo/freddo.

Prossime operazioni:
  • Sigillare fondo
  • Rivestimento pareti
  • Sterilizzare la sabbia
  • Chiusura pannello frontale



martedì 8 dicembre 2015

Costruzione GrowBox per Peperoncini

Finalmente mi sono deciso, ed ho iniziato la costruzione della growbox.
Le dimensioni esterne sono 50x50x80.
Nel progetto attuale, questa growbox controllerà:

  • Temperatura
  • Luce 
  • Ricircolo aria
Il controllo della temperatura sarà affidato ad un termostato caldo/freddo Inkbird ICT-1000, che azionerà il cavo riscaldante da 80W posizionato nel fondo ed una coppia di ventole 120mm (una in input in basso a destra ed una in output dal lato opposto, in alto. Questo dovrebbe garantirmi una temperatura più o meno costante, dopo il tuning delle soglie di intervento. 

La luce sarà affidata a 3 neon luce fredda da 60cm, controllati da un temporizzatore, e, se le temperature lo richiederanno, probabilmente posizionerò un'ulteriore ventola, downvoltata, per il loro raffreddamento.
La luce è al momento la parte meno "stabile", che sarà probabilmente soggetta a future modifiche, soprattutto dal lato lumen, ma anche dal lato spettro luminoso. Potrei integrarla con una coppia di neon Osram Fluora, per arricchire le parti dello spettro necessarie allo sviluppo delle piante.

L'umidità verrà gestita manualmente, non avendo a disposizione un igrostato, e controllata con un semplice igrometro con min/max. 

L'interno del box verrà rivestito con pannelli termoriflettenti o con mylar.

Passiamo alla prima fase della costruzione, la struttura del box:




La struttura assemblata è abbastanza solida (ho utilizzato viti e colla vinilica).

Ho utilizzato viti per fissare i pannelli, dato che con molta probabilità saranno soggetti a modifiche nel corso del tempo.


Il box "assemblato" senza il pannello frontale apribile (cerniere per l'apertura installate).

Prima mano di Flatting Nautico per minimizzare le muffe ed i funghi, data l'elevata umidità a cui sarà soggetto l'interno.

Seconda mano di Flatting.


Il prossimo passo sarà quello di sigillare il fondo con silicone (per evitare di spargere sabbia ovunque) e posizionare il cavo riscaldante a serpentina. 


Questo è quanto sono riuscito a realizzare, con il minimo degli utensili. Per il momento sono soddisfatto! 


sabato 7 novembre 2015

IC 1318 - HaRGB

Seconda prova con il filtro PrimaLuceLab Ha da 12nm, 8 scatti da 900 sec con il QHY8L. 
Ho estratto il rosso dai singoli fits calibrati (non debayerizzati) e l'ho integrato con il Drizzle Integration (2x) di PixInsight per ottenere la stessa risoluzione del file RGB.
Sinceramente non mi aspettavo tutto questo segnale, sia per il CCD a colori utilizzato, che per la scarsissima integrazione, oltre alla luna all'80% presente durante le riprese dell'Ha. Ripresa dall'ingresso delle grotte del Corchia, dato che quella sera a Passo Croce c'era un vento allucinante.

Il file a colori è stato ripreso da Forte dei Marmi, prima del sorgere della luna, ma con il filtro TS CLS. La qualità del filtro utilizzato non è paragonabile a quella del PrimaLuceLab LPS che utilizzo normalmente, infatti mi ha restituito stelle un po "soft" e un alone attorno a Sadr. 
Per i colori sono 7 pose da 900 secondi.
Il file HaRGB è stato ottenuto mixando l'Ha con il rosso (NBRGBCombination), e una piccola percentuale di Ha è stata inserita anche nella luminanza (sintetica) il che mi ha permesso di ridurre leggermente le stelle ed aumentare il contrasto generale, oltre a rivelare la parte a sinistra della nebulosa che nel file RGB era praticamente assente, mentre nell'Ha era presente. 




Ha:

HaRGB:

martedì 20 ottobre 2015

Veil Complex - Color Calibration

Da quando sono passato al QHY8L ho avuto problemi a bilanciare i colori delle immagini, soprattutto quelle calibrate con i flat e con filtro LPS.
Dopo diversi tentativi, dove imputavo al flat carente di rosso il problema della dominante e del rumore "rosso", ho provato a cambiare strada, focalizzandomi sul tool Color Calibration di PixInsight.
Grazie all'aiuto delle preview e della funzione "Output White Reference Mask" sono riuscito ad estirpare la dominante e calibrare i colori. Non essendo immagini per uso scientifico, ma puramente estetico, mi sono basato sul confronto con altre immagini. Il monitor calibrato ha aiutato.
Ovviamente dovrò prenderci bene "l'occhio", e magari non funzionerà su tutte le immagini...
Comunque, il succo sta nell'ottenere nella White Reference Mask la sagoma del nostro soggetto, con il background e, possibilmente, il nucleo delle stelle sature nero.
Si procede campionando il fondo cielo, il cui valore andrà impostato come Lower Limit del White Reference.
L'Upper Limit va regolato in base al valore delle parti più luminose dell'immagine (o della preview) selezionati come White Reference.
Si regolano di fino questi valori finchè non si ottiene l'immagine "binarizzata" del nostro oggetto, o della parte di esso che vogliamo utilizzare come riferimento del bianco.
Cercherò di fare qualche screenshot per spiegare meglio il procedimento, o meglio ancora un video.
Per ora ecco il risultato:


E la versione annotata:

20 pose da 600 secondi, scattate da Passo Croce (LU) il 12 agosto 2015 con il solito setup.



domenica 18 ottobre 2015

LDN1235

 Finalmente terminata l'elaborazione di questa immagine... che mi ha fatto veramente dannare, molto probabilmente per il poco segnale raccolto e il tipo di oggetto.
Il cielo era veramente ottimo, ero a Porto Alabe, vicino Bosa (OR).
La stumentazione utilizzata è:
TS APO65q
PrimaLuceLab LPS
QHY8L
Orion Sirius EQ-g
Orion Mini 50mm
Magzero MZ-5m
EQMOD
Sequence Generator Pro
PHD2
Elaborazione con PixInsight 1.8
22 x 900 sec @ -20°C




Versione annotata:
Si possono notare anche 4 galassie appartenenti al catalogo PGC!!!

Grazie ad Alessandro Milani (Elio) per i cataloghi! 


Probabilmente in futuro riprenderò in mano questo grezzo e proverò a riprocessarlo, magari con altre tecniche...

venerdì 16 ottobre 2015

Iris Nebula - Multiscale

Non mi convinceva molto lo sviluppo della Iris, e visto che il maltempo e il lavoro hanno deciso di farmi saltare sta luna, mi sono messo a rielaborare vecchi scatti.

Questo è il risultato...


E il dettaglio nella Iris, che nella versione precedente avevo decisamente distrutto:

Versione annotata:



Dopo la calibrazione del colore e la riduzione del rumore, ho stretchato l'immagine tramite HT cercando di mantenere più dettaglio possibile nella parte a riflessione della nebulosa, senza dare troppo peso alle nubi oscure che la circondano. C'è troppa differenza di segnale tra quelle parti per tirare fuori tutto con HT e basta.
Questa è l'immagine di partenza subito dopo HT.

Dopo aver clonato l'immagine, ho eliminato i layer con scala superiore ad 8 (in questo caso mi hanno isolato le stelle e la iris perfettamente).

Con PixelMath ho sottratto l'immagine ottenuta all'immagine di partenza, ottenendo i dettagli a larga scala (nel mio caso le nebulose oscure a cui sono interessato).

Proteggendo la parte della nebulosa a riflessione con una range mask, ho stretchato ancora l'immagine a larga scala, cercando di tirare fuori il segnale delle nebulose oscure. 

Per poi unire le due immagini:



venerdì 31 luglio 2015

PowerTank costruito e provato!

Essere legati alla 220v non è proprio bello, soprattutto se non si vive sparsi nel nulla ma in un paese bello illuminato...

L'idea iniziale era quella di prendere una batteria per auto, ma facendo due conti l'avrei esaurita in poco tempo... 
I consumi sono:
2ah montatura durante il goto, 1ah durante il tracking
5ah QHY8L, anche se immagino che questo valore si ha solo quando la cella di peltier è prossima al 100%...
2/2,5ah per le fasce anticondensa
8ah per il pc

Bene, la prima cosa ad essere sparita è stato il pc... Tornato ora a svolgere le attività lavorative (anche se ho comunque installato e configurato i software che utilizzo per il deep sky... )
E' stato sostituito da un netbook Samsung NPNC10, consigliato da un amico soprattutto per l'indubbio vantaggio delle 3 porte usb integrate, oltre che per l'autonomia. Nonostante gli anni, la scarsa potenza elaborativa, Windows XP ed il minuscolo schermo, si è comportato decisamente bene nella prova sul campo... 

Gli ampere necessari si sono ridotti a 9, quando il netbook è alimentato con la sua batteria, quindi più che gestibili... 

La scelta della batteria è ricaduta su una FIAMM FG2A007, da 100ah, AGM. 
Insieme a 5 prese accendisigari, voltmetro e 2 interruttori, ho sistemato il sistema in un trolley stanley da 35€, che sembra reggere (almeno per ora) i 32kg della batteria...

Le prese accendisigari sono divise in due circuiti separati (partono direttamente dai poli), per evitare che il controller PWM interferisse con CCD e montatura. 

La stabilità della batteria è impressionante, durante una nottata (22:00, accensione, 4:00, spegnimento), con il carico collegato, la tensione cala di 0.2/0.4V.

Il portatile, grazie alla batteria a 9 celle nuova, non ha avuto bisogno di "aiuti" esterni.
In inverno, con le notti più lunghe e le temperature più basse, sicuramente ne avrà.


 La parte superiore del trolley è stata adibita a trasporto cavi, oculari e torcia e attrezzi vari





.





domenica 26 luglio 2015

NGC7023 - Iris Nebula

Un piccolo passo è stato fatto... CCD (QHY8L) finalmente arrivato e provato.
Questa è la seconda immagine scattata, in condizioni decisamente migliori, sia di temperatura (sensore a -15°C) che di inquinamento luminoso (Monte Romano, terreno del GrAG).

Gli scatti sono solamente 19 da 600 secondi, e nemmeno calibrati, l'ottica usata è sempre il mio TS APO65q (420mm f/6.5) su HEQ5, elaborazione con PixInsight. 


Proverò a rielaborarla una volta scattati i dark, se non altro per evitare di croppare l'amp glow...

Cieli sereni!

lunedì 15 giugno 2015

Coibentazione e prima prova ColdBox

Finalmente la coldbox è stata coibentata, male per ora, soprattutto nel lato posteriore, dove c'è il sistema dissipatore + peltier. Cambiando cella, con una da 51W, queste sono le temperature interne ed esterne rilevate dopo circa 40min dall'accensione. Il dissipatore lato freddo era sotto zero, mentre il lato caldo a circa 42°C, con Tamb di 25.6°C.




Caratteristiche della nuova cella:
*TEMPERATURA LATO CALDO: 25°C/ 50°C 
*Qmax (Watt): 50/ 57 
*Delta Tmax (°C): 66/ 75 
*Imax (Amper): 6,4/ 6,4 
*Vmax (Volt): 14,4/ 16,4 
*Resistenza (Ohm): 1,98/ 2,30.
*Dimensioni: 40x40x3,8mm 

Procendendo con la costruzione ho forato il fondo per far passare naso e prolunga da 2'' e cavo usb (finchè non passerò all'alimentazione esterna della reflex).

Eccola montata sul TS APO65q


Con 27°C ambiente gli exif della 450D segnavano 34°C dopo 3 pose da 480 sec intervallate da un minuto, mentre ora, dopo 30 minuti dall'accensione la temperatura degli exif si stabilizza a 20°C.

Migliorando la coibentazione posteriore dovrei migliorare la temperatura interna. sarà il prossimo passo. 

Per ora, riportare la reflex a 20°C rispetto ai 34°C con cui ho scattato a inizio giugno (27°C ambiente) è già un salto avanti. Ovvio che scendere ancora male non farà. 


EDIT:
Modificata la coibentazione... 
Ora dopo un'ora dall'accensione ho 
13.5°C di temperatura interna
-2°C dissipatore lato freddo
16°C EXIF
con 26°C di temperatura ambiente... 


giovedì 4 giugno 2015

Costruzione ColdBox per reflex

Il caldo si fa sentire, già ad inizio primavera la mia 450D accusava i primi sintomi del caldo con un rumore più marcato.
Tra le tre strade percorribili (coldfinger, coldbox e passaggio a ccd dedicato) ho scelto la coldbox.
Più semplice da costruire del coldfinger, drasticamente più economica del ccd dedicato (anche se con ovvie differenze nel risultato).

Ho scelto come "contenitore" la scatola Gewiss GW44217, adatta ad ospitare la mia 450D, i pannelli isolanti ed il dissipatore interno.

Come dissipatore, ho scelto questa coppia in alluminio, semplicemente per la semplicità di montaggio sulla scatola Gewiss. Mi è bastato un foro quadrato 40mx40mm e due fori per le viti. La cella di peltier da 60W è stata inserita all'interno, e chiusa dai due dissipatori, con pasta termoconduttiva.



Qui si può vedere il dissipatore esterno montato:


E quello interno: 


L'alimentatore è uno switching da 20A, che userò per alimentare anche le fasce anticondensa:


 Ho montato anche una ventola 40mm*40mm sul dissipatore lato freddo, per favorire la circolazione dell'aria all'interno della scatola:



Al momento ho un delta di 3 gradi dopo 30 minuti circa, ma la scatola non è coibentata. Per questa prima parte è tutto, dopo la coibentazione ed i fori per il naso della reflex e pressacavo per l'usb vedremo se sarà valsa la pena!